Questo sito web descrive un approccio alternativo alla Teoria della Relatività che utilizza la Meccanica newtoniana con massa variabile1.

La costanza della velocità della luce non è postulata e la trasformazione di Lorentz non è usata per la derivazione delle equazioni relativistiche.

Prima di proseguire consigliamo di leggere l’”Avviso al lettore“.

Due importanti presupposti

Questo approccio alternativo si basa su due importanti presupposti fisici.

Max Born riferisce sul primo presupposto. Nel suo libro “Die Relativitätstheorie Einsteins“  – pag. 244-247 Born mostra che esiste una “semplice dimostrazione di Einstein“ per l’equazione E=mc², che “non fa uso del formalismo matematico della teoria della relatività“.

Richard Feynman menziona il secondo presupposto nel suo lavoro “Lectures on Physics“. Feynman osserva che la seconda legge della dinamica è applicabile con la formula della massa relativistica.

Poiché la seconda legge della dinamica con massa costante descrive la meccanica classica, si pone la domanda:

Cosa si può quindi ottenere con la stessa legge, ipotizzando una massa variabile?

La legge di Newton, in connessione con E=mc², conduce alla Teoria della Relatività

Ebbene, si può constatare che la legge di Newton, in combinazione con l’equivalenza massa-energia derivata dalla fisica classica, può introdurre la Teoria della Relatività in modo semplice e facilmente comprensibile.

Questo percorso è stato intrapreso con il libro “Newton e la Relatività“ con risultati sorprendenti:

Partendo dalla seconda legge della dinamica con massa variabile, è possibile dimostrare le equazioni della teoria della relatività speciale, incluso il principio di costanza della velocità della luce, tramite una sequenza di semplici derivazioni.

(Vedi la lista delle dimostrazioni relativistiche trattate in questo sito)

La legge di Newton è generalmente valida

Si dimostra che la seconda legge della dinamica resta generalmente valida anche per i calcoli relativistici e che quindi consente un passaggio diretto dalla Meccanica newtoniana a quella relativistica.

Da ciò si deduce che la meccanica classica non dovrebbe più essere considerata come un caso particolare della meccanica relativistica:

È più che altro la Teoria della Relatività che dovrebbe essere interpretata come una logica estensione della Meccanica newtoniana.

Si tratta, in definitiva, di riunificare la meccanica classica e la meccanica relativistica in un’unica disciplina scientifica.

Questo è essenzialmente l’approccio adottato in questo sito web.

Lo scopo è di offrire una semplice introduzione alla Relatività Speciale, che eviti le premesse paradossali sulle quali si fonda l’interpretazione tradizionale della teoria.

Concetti come “contrazione delle lunghezze”, “dilatazione del tempo”, “trasformazione di Lorentz” e, infine, “costanza della velocità della luce” non sono i prerequisiti ma i risultati di questo approccio alternativo alla Teoria della Relatività.

Per continuare la lettura consigliamo di cliccare “Sequenza di dimostrazioni relativistiche“.

______________

L’obiettivo di questo sito web è introdurre la teoria della relatività con un nuovo metodo dimostrativo semplice e accessibile.

Per supportare questo progetto, si prega di ordinare il libro “Newton e la Relatività“.

______________

Note:

  1. In questo sito applichiamo la Seconda Legge della Dinamica di Newton in modo consequente nella sua forma originale, secondo cui la forza è uguale alla derivata della quantità di moto fatta rispetto al tempo:
    \[\vec{F}=\frac{d(m\vec{v})}{dt}=m\frac{d\vec{v}}{dt}+\vec{v}\frac{dm}{dt}\]
    In questa forma la legge di Newton è compatibile anche con masse variabili, così come si verifica a velocità relativistiche. ↩︎